Il foam roller è un attrezzo che nel tempo si è diffuso molto in ambito sportivo ma fino a qualche anno fa era ancora definito solo come uno strumento per il recupero muscolare.
Esso infatti è nato come utensile per la gestione del recupero post-operatorio o per la fisioterapia legata ad un infortunio. Il recupero del tono muscolare avviene anche con l’utilizzo di questo accessorio.
Ma come è fatto il foam roller?
La consistenza del rullo può essere differente in base ai trattamenti che vengono fatti ai materiali per conferire loro una maggiore o minore rigidità.
La densità del prodotto è quindi definita bassa quando sono morbidi ed alta quando sono rigidi. Ovviamente ci sono anche delle vie di mezzo, delle densità medie, per i modelli con una consistenza intermedia appunto.
Anche la superficie del prodotto può essere liscia oppure zigrinata, o ancora in rilievo. Nel primo caso il rullo non presenta nulla su tutta la sua superficie. Al contrario la versione zigrinata, definita più precisamente “a griglia” è una lavorazione della schiuma che si presenta a vista d’occhio come un “nido d’ape”.
La versione in rilievo è invece quella dove sulla superficie troviamo delle protuberanze che vengono chiamate bottoni propriocettivi. La forma, le dimensioni e la portanza dei bottoni sono differenti ed infatti creano sul rullo un reticolato particolare.
Le dimensioni di un rullo in schiuma standard è quella che abbiamo già accennato, ma ciò non toglie che sarà possibile scegliere anche una versione più corta o più lunga in base alle nostre esigenze.
I molteplici usi del foam roller
Oltre quindi all’uso medio e fisioterapico, in quale altra occasione possiamo usare il foam roller?
Le caratteristiche che abbiamo elencato nel paragrafo precedente si adattano ai vari scopi che abbiamo descritto. In linea di massima il massaggio è consigliabile gestirlo con un rullo di consistenza più rigida e con i bottoni propriocettivi perché risulta più intenso ed efficace. Nell’ambito dell’attività sportiva di solito si preferisce la versione liscia con consistenza media.
Ovviamente però ci sono delle eccezioni ed il rullo, così come tutte le cose, deve essere scelto in base alle nostre esigenze.
Se siamo alle prime armi, ad esempio, non è il caso di partire con l’automassaggio con rullo rigido e bottoni. Sarà meglio prendere prima dimestichezza con lo strumento e quindi optare per la versione di densità media e magari liscia o con la superficie a griglia.
Successivamente si potrà cambiare attrezzo e scegliere la versione più rigida e completa.
Quale tipo di rullo è più adatto ad una donna?
Lo stesso vale per l’attività sportiva. In questo caso la differenza può essere fatta anche tra uomo e donna.
Gli esercizi ginnici infatti e l’allenamento in generale, è spesso differente in base al sesso. I motivi sono principalmente la voglia di allenare ed asciugare meglio determinate zone del corpo rispetto ad altre, e anche la portata dei pesi che nell’uomo di solito sono più alti.
Non è sempre così, ci sono infatti alcuni casi in cui anche le donne si allenano con pesi importanti, ma è una percentuale minore e tuttavia, la gradualità con la quale questo avviene è differente tra uomo e donna.
Anche con il rullo perciò può esserci questa differenza.
Quando ad esempio usiamo il rullo per gli esercizi a corpo libero, le donne lo useranno magari per un esercizio ai glutei, mentre gli uomini potranno concentrarsi maggiormente sulla parte alta del corpo quindi braccia o pettorali.