Quando scegliamo di acquistare un attrezzo come il foam roller dobbiamo essere certi che il prodotto sia adatto allo scopo che vogliamo raggiungere. Ogni versione del foam roller è infatti stata ideata per rispondere ad esigenze particolari e per adeguarsi al tipo di attività che si vuole eseguire.
Panoramica sul foam roller e le diverse tipologie
Il foam roller nasce come un attrezzo usato in fisioterapia, principalmente per aiutare nel recupero muscolare chi aveva subito infortuni o operazioni chirurgiche. Con il tempo si è compreso che il suo utilizzo riusciva molto comodo anche in ambito sportivo e di benessere.
Ad oggi il foam roller è infatti usato sia per la pratica dell’automassaggio, perciò per raggiungere una sensazione di relax e benessere quotidiana. Ma anche in ambito sportivo sia da professionisti che da amatori. È ideale per gli esercizi di riscaldamento e di defaticamento, risulta inoltre essere molto utile come attrezzo per l’esecuzione di alcuni esercizi a corpo libero o discipline come lo yoga ed il pilates.
Vediamo nel dettaglio le varie tipologie di foam roller, come usarle e quando sceglierle.
Il foam roller classico
Per “classico” si intende il foam roller tradizionale, la prima versione.
Un rullo standard in realtà è in grado di trattare tutte le zone del corpo, da quelle più estese a quelle meno estese. Può risultare però più comodo e maneggevole usare un rullo di dimensioni più piccole per zone meno estese del corpo come la braccia o il retro dei polpacci.
Questo modello di foam roller può essere usato per entrambi gli scopi ed è quindi ideale sia per l’automassaggio perché la rotazione del cilindro permette questa pratica, che per usi sportivi. È quindi ottimo sia in palestra che per uso domestico, per yoga, pilates, o ginnastica classica.
Il foam roller quadrato
Questo modello di roller non presenta differenze per quanto riguarda la superficie ma può avere dimensioni e consistenza differenti. Può quindi essere più o meno rigido ed eventualmente appunto avere un lato più lungo nella versione rettangolare, oppure tutti i lati uguali (circa sessanta centimetri) per la versione quadrata.
È palesemente impossibile usarlo per l’automassaggio ma il suo uso è strettamente legato a discipline come il pilates e lo yoga. In ambito sportivo è dunque usato come punto di appoggio per l’esecuzione degli esercizi.
Il foam roller semicilindrico
Anche in questo caso sono escluse le pratiche di automassaggio ed è ideale per fini sportivi. Perfetto per yoga e pilates, risulta molto comodo anche per tutti gli altri esercizi ginnici da poter eseguire sia in casa che in palestra.
Il rullo semicilindrico è inoltre molto simile ad un cuscino e per questa ragione è spesso usato anche in centri estetici come punto d’appoggio durante trattamenti viso o corpo.
Gli altri prodotti
Oltre a queste versioni, ci sono anche altri prodotti che sono nati prendendo ispirazione dal foam roller ma presentano forme e utilizzi diversi.
- Per un massaggio più semplice, senza l’ausilio di un tappetino, senza insomma stendersi e muovere il resto del corpo, è stato inventato il bastone. Questo prodotto ricorda proprio un bastone ed ha quindi una forma allungata e, mentre le estremità sono dei manici che possiamo quindi usare per maneggiare l’attrezzo, la parte centrale è occupata da tre o quattro palline rotanti che presentano dei piccoli spuntoni realizzati sempre in poliuretano.
- Sono disponibili poi sul mercato anche delle piccole sfere, anch’esse decorate in superficie con degli spuntoni in schiuma, che risultano ideali per il massaggio alle mani o ai piedi. Un movimento rotatorio su una superficie piana sia con la pianta del piede che con il dorso della mano, sembrano ottimali per un massaggio in queste due zone del corpo.
Le fasce di prezzo
È per questo motivo che il costo non è mai inaccessibile, anzi, risulta essere molto contenuto. Un prezzo che ci permetterà di provare tutte le versioni che vogliamo e di trovare quella giusta per noi.
Il motorino, ricaricabile, è inserito in un foam roller classico, nella parte più interna. Va ricaricato con un caricatore a muro ed ha un’autonomia differente a seconda del modello. Data la presenza di un elemento elettronico, il costo in questi specifici casi può diventare più alto, avvicinandoci ad una fascia di prezzo più alta.