Quante volte avete sentito parlare di ritenzione idrica? Si tratta di un disturbo piuttosto diffuso, che colpisce tantissime persone, soprattutto donne. All’origine di questa problematica possono esserci gravi patologie, come disfunzioni cardiache o renali, infiammazioni e reazioni allergiche.
Spesso però il responsabile principale della ritenzione idrica è uno stile di vita errato, che se corretto può apportare notevoli benefici.
Il segno principale della ritenzione idrica è l’edema, ossia una condizione in cui l’accumulo di liquidi nei tessuti causa un anomalo rigonfiamento degli stessi. A causa della circolazione venosa e linfatica alterate, insieme ai liquidi ristagnano anche le tossine che alterano un metabolismo cellulare già provato dal ridotto apporto di ossigeno e nutrienti.
È vero però il discorso contrario: il sovrappeso contribuisce a rallentare la diuresi e quindi favorisce la comparsa della ritenzione idrica.
Come accorgersi dell’insorgenza di questo problema
Per verificare la presenza del problema esistono molti test più o meno affidabili.
Un esempio di test affidabile è quello del peso specifico delle urine. Quando non è possibile farlo, però, è sufficiente premere con forza il pollice sulla parte anteriore della coscia per un paio di secondi. Se dopo aver spostato il dito rimane ben visibile l’impronta dello stesso, con tutta probabilità siamo in presenza di ritenzione idrica.
I rimedi per la ritenzione idrica
Correggendo le cause che portano la ritenzione idrica, possiamo andare a rimediare al problema ed eliminarlo.
Alcune abitudini, spesso insospettabili, possono infatti contribuire ad aggravare la situazione:
- il fumo
- il consumo eccessivo di alcolici
- i cibi eccessivamente salati
- gli abiti troppo stretti
- i tacchi troppo alti
- restare in piedi per tanto tempo nella stessa posizione
Se per lavoro ad esempio, siamo costretti a stare tanto tempo in piedi, è consigliabile alzarsi di tanto in tanto sulle punte dei piedi per stimolare la circolazione ed il ritorno venoso.
Dieta sana ed equilibrata
L’attività fisica, quale scegliere?
Tuttavia, l’arma migliore contro la ritenzione idrica è l’attività fisica.
Non tutti gli sport sono però indicati per questo tipo di problematica. Ad esempio, si sconsigliano gli sport che prevedono un frequente impatto con il terreno, ad esempio la corsa, perché l’impatto va a minacciare la già compromessa circolazione degli arti inferiori. Tuttavia, è importante essere certi di essere “vittime” di ritenzione idrica perché se così non fosse andremmo ad escludere sport che invece possono essere ottimi per il nostro organismo in generale.
Una valida alternativa alle attività che prevedono forte rimbalzo è rappresentata dal nuoto e dalla bicicletta. Ma anche esercizi propriocettivi e di mobilizzazione della caviglia possono essere la scelta giusta in caso di ritenzione idrica legata all’insufficienza venosa.
Al termine della seduta di allenamento è importante non dimenticare lo stretching abbinato ad esercizi di controllo respiratorio eseguiti con le gambe in alto. Questi favoriscono il ritorno venoso e l’eliminazione delle tossine.
Il foam roller, perché sceglierlo?
Il foam roller, come sappiamo, è un attrezzo dalle tantissime potenzialità. Anche nel caso della ritenzione idrica può esserci d’aiuto.
Come per tutte le cose però, è sempre necessario informarsi e non improvvisare esercizi e movimenti che potrebbero essere controindicati.
Seguendo questo video possiamo eseguire i movimenti giusti e un risultato ottimale.
Quale modello preferire
Il foam roller ideale per questo scopo è quello cilindrico perché gli esercizi prevedono un movimento rotatorio che va a massaggiare la zona del corpo interessata dal problema.
- Si consiglia di preferire una densità media che quindi non sia eccessivamente morbida perché in alcuni casi bisogna poggiarsi sul rullo con tutto il nostro peso. Anzi forse meglio partire subito con una densità abbastanza alta.
- La superficie in questi casi non ha un ruolo fondamentale quindi possiamo anche preferire quella liscia per abituarci all’uso dell’attrezzo, e poi se vogliamo provare le altre.
- Infine le dimensioni: meglio preferire la versione standard che ha una lunghezza di solito di circa trenta centimetri per un diametro di quindici. In questo modo possiamo andare a coprire sia zone meno estese, come i polpacci, che zone più estese come i glutei e le cosce.