Esistono diversi tipi di massaggio ma ognuno di essi ha effetti benefici incredibili sulla nostra salute. Massaggiarsi le tempie può alleviare il mal di testa, massaggiare i piedi elimina lo stress, così come massaggiare l’addome può dare sollievo quando soffriamo di dolori mestruali.
Il massaggio però è immediatamente correlato ad una sensazione di relax che in qualche modo vorremmo ricreare tutti in casa almeno una volta al giorno. Non è sempre possibile avere a disposizione un massaggiatore che ci aiuti in questo progetto, ed è perciò qui che si inserisce l’uso del foam roller.
Questo attrezzo nasce come prodotto utile per la fisioterapia. Esso infatti viene usato per effettuare esercizi che servono per il recupero del tono muscolare dopo un incidente, un infortunio o un intervento chirurgico.
Oltre a questo utilizzo però, è possibile usare il foam roller in tante altre situazioni, e tra queste c’è la pratica dell’automassaggio.
Cosa si intende per automassaggio?
L’automassaggio infatti si effettua poggiando la zona interessata sul rullo e muovendosi per fare in modo che esso ruoti. Questo massaggio che risulta essere efficace, ma delicato, è molto utile per decontratturare le fasce muscolari stressate, per rilassare le tensioni muscolari e agevolare una sensazione di rilassamento totale.
Oltre ad una funzione rilassante, l’automassaggio è una pratica molto utile anche per evitare che un semplice fastidio muscolare possa diventare un dolore più intenso. È molto indicata anche per chi fa un lavoro sedentario che lo costringe a stare seduto molto tempo, per chi scrive o usa molto il computer e sforza in modo intenso le braccia e le mani. È anche perfetto, al contrario, per chi sta molto in piedi e alla sera sente le gambe e i piedi stanchi.
Può essere un’ottima soluzione per le persone più in avanti con l’età che hanno bisogno di muoversi ma anche di sollecitare in qualche modo i muscoli.
In quali zone del corpo si effettua l’automassaggio?
È anche vero però che se la nostra fisicità è più imponente oppure non abbiamo molta dinamicità, possiamo scegliere un rullo più lungo per una gestione più semplice, oppure più piccolo da poter usare con le mani e massaggiare le varie zone del corpo. Un rullo piccolo ad esempio, lungo circa venti centimetri, potrebbe essere ideale per il massaggio sotto la pianta del piede.
Il massaggio drenante con il rullo
Oltre ad effetti rilassanti e decontratturanti, con il foam roller si potrà effettuare un massaggio definito drenante.
Si tratta di un trattamento che va però mixato con altri atteggiamenti legati sia all’alimentazione che all’attività sportiva. Solo in questo modo i risultati potranno essere visibili.
Come praticare l’automassaggio e per quanto tempo
Qualche esempio di esecuzione:
- per un massaggio alla schiena, bisogna stendersi su un tappetino poggiando la schiena sul rullo. Muoversi in avanti ed all’indietro aiutandosi con le gambe, muovendo perciò tutto il corpo. Se il rullo ruota delicatamente appunto avanti e indietro, il massaggio si sta svolgendo nel modo giusto.
- quando è il piede che deve essere massaggiato, vi basterà sedervi e poggiare la pianta del piede, o di entrambi i piedi, sul rullo. Muovendo le gambe avanti e indietro il massaggio sarà assicurato.
Invece di soffermarci in maniera continua, può essere consigliabile passare più volte sulla stessa zona. Se vogliamo concentrarci sulla schiena, dopo i tre minuti canonici possiamo andare prima sulle altre fasce muscolari, e poi tornare lì. In questo modo massaggeremo in maniera efficace senza dolori o eccessiva pressione.
Ovviamente possiamo decidere noi se massaggiare ogni volta tutto il corpo o solo una zona in particolare. Anche se è consigliabile optare sempre, o la maggior parte delle volte per una seduta completa.
Quale foam roller scegliere per l’automassaggio?
Una volta imparato meglio come gestire l’attrezzo e procedere al massaggio senza danni, si potrà cambiare roller e optare per la versione più rigida e con la superficie a griglia. In questo modo avremo un graduale aumento della resistenza e della pressione, e un massaggio leggermente più intenso effettuato dalla superficie irregolare.
La terza fase, quella in cui abbiamo ormai raggiunto un livello di dimestichezza più alto, possiamo scegliere il rullo con i bottoni propriocettivi.