Il foam roller può rappresentare un ottimo alleato per il mal di schiena. Questo attrezzo può essere infatti usato sia per alleviare i fastidi più lievi che per prevenire il dolore alla schiena.
- Nel primo caso il foam roller va a decontratturare i muscoli aiutando a sciogliere le tensioni che spesso sono la causa del dolore alla schiena che avvertiamo.
- Nel secondo caso, invece, il prodotto ci aiuta a distendere i muscoli, allungarli e rilassarli, in maniera tale che non vadano a formarsi le contratture o le sovrapposizioni di fibre muscolari che possono appunto poi causare il mal di schiena.
L’attrezzo rappresenta quindi la soluzione ideale per chi soffre di mal di schiena o chi fa magari un lavoro fisico molto pesante. Bastano solo pochi minuti al giorno per godere degli effetti benefici di questi esercizi. Esercizi che possiamo eseguire nella tranquillità di casa nostra, quando vogliamo.
Il rullo va usato quindi sia per il massaggio che per l’esecuzione di esercizi di stretching e allungamento. È comunque però consigliato farsi sempre seguire da un allenatore se possiamo, informarci su internet o con il nostro medico, soprattutto se il mal di schiena è una patologia seria nel nostro caso.
Quale modello di foam roller usare in questo caso?
Il foam roller ideale per questo scopo è quello classico, ovvero dalla forma cilindrica. È inoltre comodo scegliere una versione più lunga se vogliamo avere maggiore spazio e comodità d’uso e optare inizialmente per la superficie liscia. Quando abbiamo preso dimestichezza con l’attrezzo, possiamo anche pensare di passare alla superficie in rilievo, definita “grid”, che di certo offre un massaggio più profondo ed intenso.
Questo tipo di superficie può però rappresentare un pericolo quando avvertiamo un dolore forte alla schiena perché la profondità del massaggio potrebbe nuocere invece di migliorare la situazione.
È inoltre consigliato, quando avvertiamo un dolore forte in un determinato punto, non agire in maniera diretta su quel punto specifico. Meglio girarci intorno massaggiando le zone circostanti.
In questa maniera non infiammiamo la zona già provata dal dolore. Andiamo invece a distendere le fibre muscolari che la circondano costringendo anche la zona stessa a decontratturarsi con il tempo.